Un romanzo che è, prima, prima, un’antologia di racconti. Siamo negli anni ‘90 come nei ‘70 nella seconda metà dell’800. “Autogrill. La straordinaria storia di Rocco Pantano” si presenta come un intreccio di vite umane dai continui tuffi nel passato: la penna poliedrica di Michele Lamacchia riesce a condurre il lettore in maniera trasversale nella storia e nelle storie. Attorno a Rocco, gestore di un’anonima stazione di servizio in una località lucana immaginaria, si alternano, si confrontano e si scontrano, in una profonda tensione da risolvere, i personaggi più disparati. La voce di Lamacchia è irresistibile, in grado di far sorridere e, poco dopo, fare riflettere o far rabbrividire: “Autogrill” rappresenta una commedia umana che difficilmente dimenticheremo
Ci sono uomini e donne che hanno vissuti incredibili e dietro le loro vicende un passato che a volte si intreccia con la Storia. Michele Lamacchia in “Autogrill” rappresenta con vivacità, ironia e trasporto una commedia umana che difficilmente dimenticheremo. Autogrill” è un romanzo ma, per la carrellata di storie che racchiude, è anche un'antologia di racconti. Può infatti essere letto sia come un romanzo sia come una raccolta di racconti, prendendo spunto dai 23 capitoli in cui si suddivide e che narrano ciascuno episodi accaduti ai singoli personaggi. E sono davvero tanti i “tipi umani” che caratterizzano “Autogrill”. Tutti, comunque, con caratteristiche ben delineate, ognuno con la propria originalità. Le coordinate temporali, poi, si sovrappongono e si intersecano: siamo negli anni '90 come negli anni '70 o nella seconda metà dell'800. Presente e passato si rincorrono e si confondono, insieme alle voci, ora graffianti ora riflessive, dei protagonisti. Fatti di cronaca ed episodi di fantasia si fanno spazio attorno a Rocco, gestore di un'anonima stazione di servizio in una località lucana immaginaria. E, sempre attorno a lui, si alternano, si confrontano e si scontrano, i personaggi più disparati - Carmelo il finto-muto e Benedetto, un ragazzo sensibile da sempre innamorato di Maria Pia...La penna poliedrica di Lamacchia è irresistibile, in grado di far sorridere e, poco dopo, fare pensare o far rabbrividire.