Un trasloco darà inizio al viaggio della protagonista/voce narrante. Un viaggio dentro la storia della sua famiglia, inseguendo il filo sottile della vita. Alcuni oggetti che incontrerà (libri, fotografie, abiti) le parleranno, carichi di emozioni e di storie sospese (con l'abito della nonna ha un dialogo speciale); intraprenderà ricerche d'archivio sulla sorella, che non ha mai conosciuto e di cui porta il nome; ripercorrerà, in treno, il percorso del padre deportato in Polonia dopo l'otto settembre 1943.
Punto di partenza e punto di arrivo è la vecchia casa, reale e magica al tempo stesso: reale in quanto rappresenta il luogo dell'infanzia, situato lungo confini secolari; magica perché, nonostante sia stata abbattuta, la sua presenza e i suoi richiami diventano sempre più forti. Fino al punto da doverci tornare, decenni dopo, per dare un senso al viaggio intrapreso. Per riprendere in mano i fili della propria storia, tessuti al ritmo di cadenze d'inganno. (Laila Baraldi)