Alla luce di concrete esperienze di didattica e di ricerca condotte negli ultimi anni, l’autore intende suggerire alcuni spunti di riflessione in difesa della storia dell’arte intesa come disciplina umanistica, i cui diversi indirizzi di metodo costituiscono una preziosissima e irrinunciabile eredità del nostro passato.
Nei capitoli di questo libro, dunque, Occhipinti affronta il tema del difficile rapporto tra lo studio della storia dell’arte – storia di oggetti e di corpi, in rapporto con i luoghi e i contesti culturali più diversi – e le attuali tecnologie digitali che, avendoci abituato alla smaterializzazione di tutti i saperi, rischiano di produrre, tra giovani e meno giovani, una paurosa perdita di prospettiva storica sul nostro stesso passato e sul nostro presente, privandoci nel contempo di una consapevole visione del futuro. In un mondo sempre più dominato dalle logiche antiumanistiche del profitto e del mercato, il progressivo degrado culturale e sociale prodotto dalla nostra sconfinata fiducia nel progresso e nell’innovazione tecnologica reca con sé un urgente interrogativo: nella società del futuro, quale ruolo avranno gli umanisti e quali responsabilità dovranno assumersi?
Questo volume è pubblicato con il contributo di Lazioinnova nell’ambito del progetto ATAP (Dipartimento di Studi letterari, filosofici e di storia dell’arte dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata).
Carmelo Occhipinti nasce a Ragusa nel 1974 e si forma presso la Normale di Pisa, dove è stato ricercatore. È professore associato di Storia della critica d’arte all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e, dal 2012, è abilitato alle funzioni di professore ordinario. Coordina il Corso di laurea magistrale in Storia dell’arte e dirige la rivista «Horti Hesperidum».
È autore di decine di libri – tra cui L’arte in Italia e in Europa nel Secondo Cinquecento (Einaudi 2012) e Leonardo da Vinci e la corte di Francia. Stile, fama, ecfrasi (Carocci 2013) – nonché di oltre un centinaio di articoli scientifici riguardanti soprattutto temi di letteratura artistica tra Cinquecento e Settecento. I suoi interessi di studio abbracciano l’intera storia delle discipline umanistiche, fino all’arte contemporanea.