Gaetano Stea, avvocato e docente, per molti anni ha tenuto a Bari la città dove vive e lavora, fortunate ed applauditissime letture dantesche. Da quell'esperienza ha tratto la presentazione di nove canti scelti per essere pubblicati: quattro tratti dalla cantica dell'Inferno, uno dal Purgatorio e quattro da quella del Paradiso. Il volume dunque si compone dell'interpretazione di nove canti complessivamente, raggiungendo così un numero metaforico presente nella simbologia della commedia dantesca. Attraverso l'opera di Gaetano Stea riviviamo l'epoca in cui visse Dante ed insieme rileggiamo pagine indimenticabili intorno a figure molto note, come il Conte Ugolino, Farinata degli Uberti, Ulisse, Paolo e Francesca. Ma soprattutto Beatrice. In queste letture Gaetano Stea unisce anche la sua accurata conoscenza della filosofia medievale e della cultura spirituale, dalla quale Dante proviene, proiettando spesso le sue considerazioni anche al nostro mondo contemporaneo. Il libro gode della postfazione di Neria De Giovanni.