Il corpo umano oggi. Sempre più accessoriato di protesi (titanio, acciaio, plastica) e anche di organi donati da altri corpi. Ma cosa succede se uno di questi “intrusi” prende il sopravvento sulla persona che lo ospita?
Questo lo spunto e filo conduttore del romanzo che si svolge nell’arco di pochi mesi, raccontati in prima persona dalla protagonista Lucilla seguendo il ritmo (sincopato) dei suoi pensieri.
Parlando di sé con un suo ironico umorismo, Lucilla tocca temi profondi in tono apparentemente leggero, presentandoci al tempo stesso una galleria di vicini di casa, borghesi “piccoli piccoli” dei nostri giorni. Dal pensionato che va a curarsi i denti in Croazia, alla ragazza che partecipa al Talent Show o la casalinga che fa da comparsa in una trasmissione in TV. E ci coinvolge irresistibilmente nel suo incontro col giovane Tomaso, col quale vive per la prima volta l’amore tumultuoso che la trasporta to the end of love (sulle note di Leonard Cohen).
Una trama che incalza avvincente fino al finale, ancora una volta, non del tutto prevedibile.