Questa guida è stata scritta con l’intenzione di fornire uno strumento per orientarsi nella straordinaria raccolta di opere d’arte presenti nel Camposanto.
Dall’arte antica a quella medievale e rinascimentale, fino allo storicismo ottocentesco passando per le stagioni barocche e neoclassiche, il Camposanto mantiene intatto il fascino che lo ha reso celeberrimo nel mondo.
«La guida che avete tra le mani è stata scritta con l’ambizione di fornire al “passeggiere dilettante” uno strumento che possa aiutarlo ad orientarsi nella ricca, ricchissima, a volte perfino smisurata raccolta di opere d’arte presenti nel Camposanto. Si tratta di testimonianze di pittura e di scultura, di epoche varie e talvolta lontanissime, che possono servire da segnacoli per ricostruire una geografia dei fatti artistici e storici relativi alla piazza del Duomo. Sopravvivenze antiche (i sarcofagi), il cospicuo dipanarsi dell’arte medievale e rinascimentale (affreschi e monumenti), fino agli esiti dei marmi delle stagioni barocche e neoclassiche, non escluso lo storicismo ottocentesco.
Scrivere una guida reca in sé un rischio, che è quello della prolissità. La guida viene usata da chi sosta in piedi davanti alle opere, col vento che ti alza la sciarpa e la tracolla che ti cade, e dunque deve essere uno strumento col quale si può convivere, ed i romanzi si leggono seduti e magari a casa.