ABSTRACT:
Contributi di Maria Raffaella Cangi, Alessandro Ceci, Massimiliano Nisati, Cristiania Panseri.
L’opera si propone di approfondire l’evolversi delle dinamiche conflittuali che hanno contraddistinto il cd. basso Medioevo, analizzando come queste hanno riverberato i loro effetti sull’intera società medievale, teorizzando (o riteorizzando, ma con una nuova angolazione) l’esistenza di soggetti pericolosi per l’intero consesso e tali, dunque, da dover essere controllati, prima, repressi, poi. Partendo da un’analisi dei principi che hanno portato potere spirituale e potere temporale a confrontarsi per consolidare le basi dottrinali della loro identità e del loro dominio, si giungerà ad osservare come, in una società in cui l’essere fideles e l’essere sudditi coincideva, questi, i poteri, abbiano finito per sostenersi reciprocamente, in una confliggente simbiosi, il cui fine era l’affermazione in hoc mundo dell’agostiniana tranquillitas ordinis. E proprio il rispetto di tale ordine, ossequio alla voluntas Dei, ma anche rafforzamento del potere costituito (e/o costituendo), non poteva prescindere da quel costante controllo della societas christiana che portava all’individuazione, in ogni elemento dissonante, di un eversivo: un nemico il cui riconoscimento diviene fondamentale anche per costruire l’identità sociale. È anche contro questo nemico “casalingo”, quel nemico, cioè, che deviando dal comune sentire costituisce un ostacolo (o uno scandalo, nel senso cattolico del termine) da rimuovere, che si può indire il bellum iustum. Tra questi nemici, gli eretici e le donne divenute streghe; uniti dall’unica immonda colpa dell’oltraggio al Signore. I primi perseguitati, poiché non vi può essere scelta (l’eresia) alternativa rispetto alla predicazione dell’unica Verità; la loro sola esistenza è manifestazione del male, foriera di dubbi ed ostacolo all’ordine ed al rispetto dell’auctoritas. Le seconde, poiché da sempre, dal tradimento di Eva, la donna è subdolamente infida; essa è naturalmente predisposta a celebrare l’antagonista di Dio: il Diavolo. La sua “caccia”, che vedrà la massima espansione ben oltre il Medioevo “dei secoli bui”, sarà condotta in un clima di contemptus foeminae che si tradurrà nella necessità di elaborare un vero e proprio manuale di istruzione contro le mulieres maleficae: il Malleus Maleficarum. Questa la conflittuale società medievale, una società che, bramando la tranquillità, tendeva al conflitto… per sfuggirlo.