18 illustrazioni a colori di Paola Baroncini illustrano 18 testi poetici di Gian Ruggero Manzoni
Le leggende, i racconti orali e, in particolare, gli animali, quali simboli e totem, da sempre hanno stimolato la nostra creatività e le nostre rappresentazioni, ma, mentre i più, in arte, ormai li hanno messi da parte, considerandoli anacronistiche intrusioni dell’irrazionale, del favolistico, del fantastico, alcuni pittori, illustratori e poeti ancora scoprono in essi le prime radici di un vivere ricco di senso, di armonia e di continua e magica scoperta, rifacendosi, ai medesimi, per richiamarci a un’esistenza migliore.
Ben sappiamo che a partire già dalle favole esopiche e poi dai testi sacri i nostri fratelli e le nostre sorelle animali, abitanti, col nostro stesso diritto, questo pianeta, non sono declinati soltanto in esseri realisticamente connotati, ma, soprattutto, emergono dalla carta e dalle antiche narrazioni quali figure antropomorfe, connesse a valori universalmente riconosciuti, il cui significato può essere ben indagato se contestualizzato in un quadro che ne ricostruisca origine ed evoluzione.
Rappresentazioni di specie animali s’incontrano nei bestiari di un tempo, dove ricorrono insegnamenti morali incentrati o sull’imitazione di una condotta ortodossa o sul contrasto con una più o meno grave deviazione etica, divenendo soprattutto apologhi dal significato allegorico, atti a fornire brevi analogie filosofico-descrittive con caratteristici tipi umani.
L’omaggio qui fatto, da Paola Baroncini, con le sue zoomate su epidermidi e particolari del corpo, e Gian Ruggero Manzoni, con le sue delicate e giocose poesie, ad alcune specie amazzoniche, vale come chiaro richiamo al salvaguardarle, assieme alla foresta e ai fiumi in cui vivono, e al ricordarci che siamo a nostra volta animali, ma, sempre più, in via di triste e pericoloso snaturamento.
Tiratura di sole 200 copie.