Questo saggio è un “nuovo passo”, una “parola diversa”, una finestra sul possibile che incarna proprio quello che le persone temono di più: il cambiamento.
Non esiste una formula magica della mente, una chiamata alle armi della pancia che ci faccia di punto in bianco decidere di cambiare. Soltanto attraverso un progressivo processo di apertura alla diversità, alla mutevolezza e alle contraddizioni del mondo, potremo riuscire ad assecondare il cambiamento, inteso come naturale processo vitale.
La nostra esistenza si sviluppa al confine di queste contraddizioni. Solo se riusciremo a comprenderlo e accettarlo, potremo diventare del bravi “surfisti”, in grado di cavalcare l’onda senza esserne travolti, vivendo in quell’eccitante confine tra cielo e mare, denso di opportunità ma anche di rischi.