156 pp. - 232 ill. a colori - formato cm 24x21
brossura - ed. 2011
collana "la Storia attraverso i documenti"
Presentazione di Maurizio Pagliano
In una carrellata di 232 pezzi, da fine Ottocento ai giorni nostri, la cartolina si rivela come spia dell'immaginario collettivo degli Italiani. Un immaginario che li portò a fanatismi nazionalistici, ma qualche volta anche a visioni critiche e non prive di ironia.
Come ogni altro Stato, l'Italia è simboleggiata dalla propria bandiera; ma anche i suoi tre colori bastano. Monarchia sino al 1946, l'Italia fu simboleggiata dal re; e magari anche solo da qualcuno degli attributi di casa Savoia. Unico Paese con una forma subito riconoscibile, l'Italia coincide con essa; ma spesso lo "stivale" venne raffigurato capovolto. La nostra Madre Patria, come ogni figura allegorica di matrice accademica, si presenta in antiche vesti che, a seconda dei casi, coniugano la sua austera immagine con altre di matrice mitologica, desunte dalla romanità oppure associate ai risorgimentali padri fondatori. Ma durante l'interventismo, l'Italia assunse apparenze e movenze giovani, piacenti e persino piccanti. Nel Ventennio, l'Italia fu fatta coincidere con il simbolo del fascio e questo fu spesso sostituito dalla figura del duce.
Insomma, l'Italia è talmente varia da aver creato il sospetto che il suo valore simbolico sia incerto. Forse anche per questo la nostra Madre Patria, in anni recenti, fu irrisa assieme a tutte le altre simbologie oscillanti tra la retorica e il kitsch.