Il Prof. Giordano Verzecchi, insegnante di lettere di un Liceo torinese, entra in possesso di un raro documento appartenuto ad un suo trisavolo, Arduino Verzecchi, bibliotecario di Casa Savoia. Il documento riproduce una lunga sequenza di versi endecasillabi in stile dantesco, che sembrano illustrare una Commedia altra, di natura esoterica. Il protagonista contatta il Prof. De Carolis, un docente di Lettere Antiche di Firenze, per aver conferma dell’autenticità dei versi ritrovati. De Carolis accetta l’invito e, in compagnia della propria assistente, D.ssa Valentina Tornabuoni, esamina attentamente il documento, concludendo che si tratta di un originale dantesco, dai contenuti pericolosamente eretici. La scoperta “casuale” di un simbolo massonico, ottenuto collegando le località interessate dalle vicende narrate, suggerisce ai due giovani ricercatori la Via da seguire.