Rinnovando in una veste accattivante la formula del “museo illustrato“ ottocentesco, “La memoria delle cose” propone un'ampia galleria di immagini (commentate sia sotto il profilo tecnologico che sotto quello folklorico) degli attrezzi e degli oggetti usati sino a pochi decenni or sono dai contadini padani e da boscaioli e pastori delle valli. Il potenziale informativo ed evocativo degli strumenti di lavoro e delle suppellettili costituisce la “memoria delle cose“, una via per ricostruire i tratti di una cultura e di uno stile di vita.
fotografie di Claudio Colombo