LO STATICO VOLO D’UNA RIMA
Quando non sarò
questo sogno migratore
il mio becco non sarà
l’appendice del sapore.
Le mie ali lunghe e fine
solcheranno altri tramonti
si adatteranno a presunti confini
con ansia, forza e voglia di scoprire nuovi mondi.
Le penne avranno colore
che rispecchierà il paesaggio
alcune planeranno senza dolore
sul ricordo del mio esile passaggio.
E poi sarò falco
e poi balena
e poi cerbiatto
e poi atmosfera
sarò tutto o forse nulla
luce che timida scintilla
rivo che musica la notte
storie di passioni ininterrotte.
Sarò! Tra le mire
del vivere e voler dire
tra le righe di uno scritto che mi seppellirà
che cosciente e presente macchierà la tua realtà.