L’autrice Patrizia Boi in questo libro intreccia il mondo fantastico dei miti e delle leggende con quello dell’Intelligenza Artificiale. Lug, dio celtico, vestiti i panni di Scienziato dà vita in un laboratorio in Sardegna al dinamico Robottino Catorchio che, staccato dalle macchine che gli danno energia, mostrerà sentimenti umani e una gran voglia di sperimentare. Per lui, curioso e intraprendente come un bambino, Lug diventa MAMMOY, mamma e papà, e in questo ruolo monogenitoriale guiderà la crescita dell’intrepido Pinocchio moderno attraverso la Fiaba che riporta in superficie un mondo sommerso che si nasconde nella meravigliosa Natura che sparge ancestrali profumi di umanità. Le illustrazioni di Niccolò Pizzorno accompagnano le parole dell’autrice, delineando personaggi e luoghi veri o immaginari, come una fiaba nella Fiaba, da sempre strumento di apprendimento per esprimere concetti e ideali come uguaglianza, fratellanza e libertà.
Sullo sfondo delle terre che si affacciano sul Mediterraneo, mito e storia, magia e scienza, archetipi e metafore, passato e futuro sono gli ingredienti che rendono straordinarie le avventure in cui Catorchio diventerà molto più di un passivo ascoltatore, acquisendo autonomamente la capacità di interagire con cose e persone. Con lui, alla scoperta di luoghi sconosciuti e talvolta dimenticati, una compagnia eterogenea che man mano si arricchisce di nuovi compagni di viaggio: il lucano Cletus, un ragazzo allegro e apparentemente spensierato, il genovese Gianguido, borbottone, pauroso e “mugugnoso”, e infine, la saggia Kalika, la Profumiera dell’Isola di Katai.
“Nelle Fiabe di Patrizia Boi, tra i Nuraghi e gli aromi della macchia mediterranea, sono molti gli ingredienti dell’elisir narrativo: fiori, frutti, foglie, cortecce, radici, resine e germogli salvano e curano, purché il cuore sia pronto ad accoglierne la voce e si conoscano i gesti gentili che rispettano la loro sacralità antica. La Natura è la “Signora delle Chiavi” in grado di aprire le stanze segrete, di alzare il sipario sul racconto dei racconti. Dove spesso sono le principesse a salvare i principi. […] Intorno alle parole e alle rime di Patrizia danzano liberamente le illustrazioni di Niccolò Pizzorno; anche lui si cimenta in un’opera demiurgica, trovando nell’ispirazione del tratto il suo personale varco per penetrare nella narrazione. Ha provato a osservare il mondo con gli occhi di Catorchio: con quello sguardo ancora acerbo, frammentato, che è in grado solo in parte di vedere i colori. E proprio in quello stacco geometrico fra il colore e il bianco e nero ha colto l’essenza di uno spirito in trasformazione.” (dalla Prefazione di Erika Maderna)
Patrizia Boi, cagliaritana, vive e lavora come ingegnere civile a Roma. È autrice di romanzi, racconti, fiabe, favole e storie per l’infanzia, di articoli, interviste e saggi che pubblica anche su “Wall Street International Magazine (WSI)”. Per la WebTV “Radio Gassino Uno” e per la rivista “Tottus in pari” cura la rubrica Tra Fiaba e Leggenda. Nel 2014, per WSI, ha pubblicato il libro LegenΔe di Piante – Nostra Protezione ed equilibrio in terra, una raccolta di 12 leggende sulle piante scritta in collaborazione con l’erborista L. Costa e la costellatrice L. Berrettari. Fra le sue pubblicazioni il romanzo Donne allo specchio (L’Autore Libri Firenze, 2006), la raccolta di fiabe Storie di Magia (Happy Art Edizioni, 2011) illustrato da M. C. Lo Cascio e il saggio INGEGNERIA ELEVATOᵑ – Ingegneria del Futuro o Futuro dell’Ingegneria? (dei Merangoli, 2017), coautore Maurizio Boi, con fotografie di S. Pessolano. Dal 2016, fa parte del Direttivo del “Gremio dei Sardi di Roma” per il quale propone e organizza eventi coinvolgendo intellettuali e artisti sardi.