Un’inedita ricognizione nel mondo degli affari, degli scambi internazionali, del prestito, delle banche che vede protagonisti gli ebrei nella Sicilia del grano del XV secolo. Una ricerca meticolosa e capillare negli archivi siciliani e spagnoli che permette di sviluppare analisi comparative e formulare nuove ipotesi sull’economia di una società che si avvia verso la modernità e da cui emerge la figura del mercante-banchiere-prestatore e quella del mediano delle tratte cambiarie. Figura chiave dell’ebraismo siciliano, il mercante-banchiere, per la sua capacità di rapportarsi al contesto socio-economico in modo dialettico, integrandosi senza mai assimilarsi, viene indagato negli aspetti familiari e antropologici e nella sua funzione filantropico-culturale.
Viviana Mulè, laureata in lettere presso l’Università “La Sapienza” di Roma, è dottore di ricerca in storia presso l’Università di Pisa, è diplomata in Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso l’Archivio di Stato di Palermo ed è stata titolare di un assegno di collaborazione alla ricerca presso l’Università di Palermo. Ha condotto diverse ricerche negli archivi siciliani e spagnoli e ha pubblicato diversi saggi sulle comunità ebraiche siciliane, in particolare su quelle della Sicilia orientale, sul credito in Sicilia e sul Quattrocento siciliano.