«Sulle parole si deposita a volte un significato aggiuntivo negativo che può condizionarne la successiva storia, facendole precipitare in un cono d’ombra. Anche in questo modo alcune parole escono dall’uso, dopo aver richiamato l’attenzione dei parlanti, che progressivamente si abituano a non usarle più. A un caso specifico molto delicato si riferisce questo saggio, che ha sollecitato la riflessione di alcuni parlanti interpellati e ora sollecita tutti noi che leggiamo. Nelle pagine che seguono si dà giustamente per acquisito il generale convincimento che la parola evocata nel titolo sintetizzi «tutti gli amari anni di ostilità e di odio in America», per riprendere la constatazione di Langstone Hughes. Con la consapevolezza di toccare un nodo lessicale molto problematico, questo libro segue la storia di una parola usata in passato negli Stati Uniti con una connotazione fortemente negativa e come veicolo di discriminazione, ma poi messa da parte sull’onda di una sorta di ravvedimento collettivo.
Grazie a Renata Perretti, possiamo quindi seguire la cancellazione di una parola, nel tempo in cui si realizza, laddove in genere per processi di questo tipo abbiamo notizia solo in modo indiretto e solo per epoche lontane».
Dalla Prefazione di Nicola De Blasi