Poesie scomode è una raccolta di brevi componimenti poetici che inducono il lettore a soffermarsi sia su temi universali da sempre decantati dai poeti di ogni epoca e provenienza geografica, come l’Amore, sia su temi che riguardano particolarmente la nostra attualità, come l’inquinamento e le sue conseguenze sulle specie animali.
Essa rappresenta il grido di denuncia di una generazione che si affaccia a un mondo malato, in cui l’amicizia è spesso solo virtuale e il cielo può diventare il miglior confidente.
Scomode le sono per davvero queste poesie, che non lasciano al lettore la possibilità di dimenticarsi dell’ingiustizia e della falsità, che fin dall’originale dedica iniziale dell’autore chiedono a gran voce di essere ascoltate, esigono la verità, pretendono la speranza, quella stessa speranza che “orecchie troppo piccole” non sono in grado di cogliere nella voce del giovane poeta.
Ogni poesia è corredata da un disegno, talvolta coloratissimo, semplice nei tratti, immediato nel messaggio, quasi come un emoji inviato tramite Whatsapp, specchio dei nostri tempi, in cui la comunicazione si fa essenziale, talaltra così scarno da essere solo un concetto abbozzato (la pioggia, la sabbia…) ma efficace nell’intento comunicativo, che coglie sempre nel segno.
La lettura dei testi risulta piacevole e scorrevole, i concetti sono ben definiti e chiari, lo stile fresco e personale.
Vi invito quindi a non perdere tempo e ad addentrarvi nella lettura di questo originale libro, soprattutto se, come l’autore, preferite “vivere solo nei sogni, al posto di vivere in questa tremenda realtà.”
Poesie scomode è una raccolta di brevi componimenti poetici che inducono il lettore a soffermarsi sia su temi universali da sempre decantati dai poeti di ogni epoca e provenienza geografica, come l’Amore, sia su temi che riguardano particolarmente la nostra attualità, come l’inquinamento e le sue conseguenze sulle specie animali.
Essa rappresenta il grido di denuncia di una generazione che si affaccia a un mondo malato, in cui l’amicizia è spesso solo virtuale e il cielo può diventare il miglior confidente.
Scomode le sono per davvero queste poesie, che non lasciano al lettore la possibilità di dimenticarsi dell’ingiustizia e della falsità, che fin dall’originale dedica iniziale dell’autore chiedono a gran voce di essere ascoltate, esigono la verità, pretendono la speranza, quella stessa speranza che “orecchie troppo piccole” non sono in grado di cogliere nella voce del giovane poeta.
Ogni poesia è corredata da un disegno, talvolta coloratissimo, semplice nei tratti, immediato nel messaggio, quasi come un emoji inviato tramite Whatsapp, specchio dei nostri tempi, in cui la comunicazione si fa essenziale, talaltra così scarno da essere solo un concetto abbozzato (la pioggia, la sabbia…) ma efficace nell’intento comunicativo, che coglie sempre nel segno.
La lettura dei testi risulta piacevole e scorrevole, i concetti sono ben definiti e chiari, lo stile fresco e personale.
Vi invito quindi a non perdere tempo e ad addentrarvi nella lettura di questo originale libro, soprattutto se, come l’autore, preferite “vivere solo nei sogni, al posto di vivere in questa tremenda realtà.”
Poesie scomode è una raccolta di brevi componimenti poetici che inducono il lettore a soffermarsi sia su temi universali da sempre decantati dai poeti di ogni epoca e provenienza geografica, come l’Amore, sia su temi che riguardano particolarmente la nostra attualità, come l’inquinamento e le sue conseguenze sulle specie animali.
Essa rappresenta il grido di denuncia di una generazione che si affaccia a un mondo malato, in cui l’amicizia è spesso solo virtuale e il cielo può diventare il miglior confidente.
Scomode le sono per davvero queste poesie, che non lasciano al lettore la possibilità di dimenticarsi dell’ingiustizia e della falsità, che fin dall’originale dedica iniziale dell’autore chiedono a gran voce di essere ascoltate, esigono la verità, pretendono la speranza, quella stessa speranza che “orecchie troppo piccole” non sono in grado di cogliere nella voce del giovane poeta.
Ogni poesia è corredata da un disegno, talvolta coloratissimo, semplice nei tratti, immediato nel messaggio, quasi come un emoji inviato tramite Whatsapp, specchio dei nostri tempi, in cui la comunicazione si fa essenziale, talaltra così scarno da essere solo un concetto abbozzato (la pioggia, la sabbia…) ma efficace nell’intento comunicativo, che coglie sempre nel segno.
La lettura dei testi risulta piacevole e scorrevole, i concetti sono ben definiti e chiari, lo stile fresco e personale.
Vi invito quindi a non perdere tempo e ad addentrarvi nella lettura di questo originale libro, soprattutto se, come l’autore, preferite “vivere solo nei sogni, al posto di vivere in questa tremenda realtà.”
Poesie scomode è una raccolta di brevi componimenti poetici che inducono il lettore a soffermarsi sia su temi universali da sempre decantati dai poeti di ogni epoca e provenienza geografica, come l’Amore, sia su temi che riguardano particolarmente la nostra attualità, come l’inquinamento e le sue conseguenze sulle specie animali.
Essa rappresenta il grido di denuncia di una generazione che si affaccia a un mondo malato, in cui l’amicizia è spesso solo virtuale e il cielo può diventare il miglior confidente.
Scomode le sono per davvero queste poesie, che non lasciano al lettore la possibilità di dimenticarsi dell’ingiustizia e della falsità, che fin dall’originale dedica iniziale dell’autore chiedono a gran voce di essere ascoltate, esigono la verità, pretendono la speranza, quella stessa speranza che “orecchie troppo piccole” non sono in grado di cogliere nella voce del giovane poeta.
Ogni poesia è corredata da un disegno, talvolta coloratissimo, semplice nei tratti, immediato nel messaggio, quasi come un emoji inviato tramite Whatsapp, specchio dei nostri tempi, in cui la comunicazione si fa essenziale, talaltra così scarno da essere solo un concetto abbozzato (la pioggia, la sabbia…) ma efficace nell’intento comunicativo, che coglie sempre nel segno.
La lettura dei testi risulta piacevole e scorrevole, i concetti sono ben definiti e chiari, lo stile fresco e personale.
Vi invito quindi a non perdere tempo e ad addentrarvi nella lettura di questo originale libro, soprattutto se, come l’autore, preferite “vivere solo nei sogni, al posto di vivere in questa tremenda realtà.”
Poesie scomode è una raccolta di brevi componimenti poetici che inducono il lettore a soffermarsi sia su temi universali da sempre decantati dai poeti di ogni epoca e provenienza geografica, come l’Amore, sia su temi che riguardano particolarmente la nostra attualità, come l’inquinamento e le sue conseguenze sulle specie animali.
Essa rappresenta il grido di denuncia di una generazione che si affaccia a un mondo malato, in cui l’amicizia è spesso solo virtuale e il cielo può diventare il miglior confidente.
Scomode le sono per davvero queste poesie, che non lasciano al lettore la possibilità di dimenticarsi dell’ingiustizia e della falsità, che fin dall’originale dedica iniziale dell’autore chiedono a gran voce di essere ascoltate, esigono la verità, pretendono la speranza, quella stessa speranza che “orecchie troppo piccole” non sono in grado di cogliere nella voce del giovane poeta.
Ogni poesia è corredata da un disegno, talvolta coloratissimo, semplice nei tratti, immediato nel messaggio, quasi come un emoji inviato tramite Whatsapp, specchio dei nostri tempi, in cui la comunicazione si fa essenziale, talaltra così scarno da essere solo un concetto abbozzato (la pioggia, la sabbia…) ma efficace nell’intento comunicativo, che coglie sempre nel segno.
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Poesie scomode è una raccolta di brevi componimenti poetici che inducono il lettore a soffermarsi sia su temi universali da sempre decantati dai poeti di ogni epoca e provenienza geografica, come l’Amore, sia su temi che riguardano particolarmente la nostra attualità, come l’inquinamento e le sue conseguenze sulle specie animali.
Essa rappresenta il grido di denuncia di una generazione che si affaccia a un mondo malato, in cui l’amicizia è spesso solo virtuale e il cielo può diventare il miglior confidente.
Scomode le sono per davvero queste poesie, che non lasciano al lettore la possibilità di dimenticarsi dell’ingiustizia e della falsità, che fin dall’originale dedica iniziale dell’autore chiedono a gran voce di essere ascoltate, esigono la verità, pretendono la speranza, quella stessa speranza che “orecchie troppo piccole” non sono in grado di cogliere nella voce del giovane poeta.
Ogni poesia è corredata da un disegno, talvolta coloratissimo, semplice nei tratti, immediato nel messaggio, quasi come un emoji inviato tramite Whatsapp, specchio dei nostri tempi, in cui la comunicazione si fa essenziale, talaltra così scarno da essere solo un concetto abbozzato (la pioggia, la sabbia…) ma efficace nell’intento comunicativo, che coglie sempre nel segno.
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Scomode le sono per davvero queste poesie, che non lasciano al lettore la possibilità di dimenticarsi dell’ingiustizia e della falsità, che fin dall’originale dedica iniziale dell’autore chiedono a gran voce di essere ascoltate, esigono la verità, pretendono la speranza, quella stessa speranza che “orecchie troppo piccole” non sono in grado di cogliere nella voce del giovane poeta.
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Poesie scomode è una raccolta di brevi componimenti poetici che inducono il lettore a soffermarsi sia su temi universali da sempre decantati dai poeti di ogni epoca e provenienza geografica, come l’Amore, sia su temi che riguardano particolarmente la nostra attualità, come l’inquinamento e le sue conseguenze sulle specie animali.
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Poesie scomode è una raccolta di brevi componimenti poetici che inducono il lettore a soffermarsi sia su temi universali da sempre decantati dai poeti di ogni epoca e provenienza geografica, come l’Amore, sia su temi che riguardano particolarmente la nostra attualità, come l’inquinamento e le sue conseguenze sulle specie animali.
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Scomode le sono per davvero queste poesie, che non lasciano al lettore la possibilità di dimenticarsi dell’ingiustizia e della falsità, che fin dall’originale dedica iniziale dell’autore chiedono a gran voce di essere ascoltate, esigono la verità, pretendono la speranza, quella stessa speranza che “orecchie troppo piccole” non sono in grado di cogliere nella voce del giovane poeta.
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Ogni poesia è corredata da un disegno, talvolta coloratissimo, semplice nei tratti, immediato nel messaggio, quasi come un emoji inviato tramite Whatsapp, specchio dei nostri tempi, in cui la comunicazione si fa essenziale, talaltra così scarno da essere solo un concetto abbozzato (la pioggia, la sabbia…) ma efficace nell’intento comunicativo, che coglie sempre nel segno.
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