Mario Rocchi, bambino durante la seconda guerra mondiale, racconta i fatti accaduti a Lucca tra il 1940 e il 1944. In ventiquattro racconti l'autore fa rivivere al lettore il fascismo lucchese, le privazioni, la paura, le sirene per gli allarmi dei bombardamenti aerei, la grande retata compiuta dai nazisti e dai fascisti nel centro storico nell'agosto del 1944 con l'arresto e la deportazione di decine di civili. Ma c'è anche spazio per l'alunno Mario Rocchi, bambino alla scuola elementare "Giovanni Pascoli" di Lucca, con il maestro affamato e segretamente antifascista, la forzata e odiata visita all'ospedale in Galli Tassi per portare i doni ai feriti di guerra e le dimostrazioni di valore fascista come la scenetta in costume con i bambini travestiti da Dubat, omaggiando con la M il Duce. Tra ricordi di canzoni di guerra - come quella del colonnello di Giarabub -, si giunge alla Liberazione con i partigiani in armi e la morte di un patriota ucciso dai tedeschi in ritirata. L'arrivo degli americani segna un cambiamento per Lucca, con le "segnorine", la Militar Police e le jeep.
L'Autore
Mario Rocchi è nato a Lucca. Ha pubblicato i saggi d’arte InCornice (Baroni), Sì, no, forse (Pacini Fazzi), InCornice. Sessant’anni di arte a Lucca (Tra le righe libri).
E’ in libreria con il giallo Diario imprevisto di un serial killer (Garfagnana editrice).
Con Prospettiva i romanzi Maledettamente mia; Casa Balboa – Cronache di ordinario disordine; Le storie di Casa Balboa – Il film a luci rosse; Merde di razza; Amaro; Casa Balboa – figlio di razza; È triste Venezia; Fragile cuore; Amore, ti ascolto.
Il primo romanzo della saga Balboa è stato tradotto in Francia nel 2010, Casa Balboa – Cronique d’un désordre ordinaire, per i tipi de La Dernière goutte.
E’ giornalista pubblicista e collabora a diverse pubblicazioni e in particolare al quotidiano La Nazione.