Questo “libro dartista” è il risultato della ricerca che Alessandro (immagini) e Riccardo (testi) D’Aquila hanno condotto partendo da foto d’epoca trovate su bancarelle di mercatini. Queste immagini senza memoria di anonimi protagonisti vengono da un passato solo in apparenza non ricostruibile e sono state ricollocate in un contesto fittizio, ma altrettanto “reale”.
Va in scena così l’aporia tra presunto “realismo” della immagine e universo libresco che rende possibile ogni estrapolazione grafica, linguistica e metaforica di un passato aleatorio almeno quanto lo è il presente che scaturisce dal libro. L’uso di materiali “obsoleti” per la confezione dell’opera è un’ulteriore richiamo all’evanescenza dei “dati” di fronte alla permanenza di forme e colori indistinti.
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