Vi piacerebbe mangiare tutti i giorni la stessa cosa? Se foste un gatto e potreste parlare, probabilmente avreste qualcosa da ridire. Di sicuro, il vostro amico a quattro zampe mangerebbe un po’ del vostro pasto, ma nessuno di noi farebbe altrettanto con una scatoletta di cibo per gatti. La domanda a cui questo volumetto tenta di dare una risposta, senza alcuna pretesa di completezza, è se sia possibile condividere con il nostro micio quello che mangiamo noi. La risposta è “Nì”. Il gatto è un carnivoro puro e ha assolutamente bisogno di determinate sostanze che da solo non riesce a produrre e che assume, quindi, solo attraverso il cibo. Rispetto all’uomo ha una fisiologia e un metabolismo sostanzialmente diversi e una dieta improvvisata può causargli gravi problemi di salute. Ecco, allora, una serie di piatti da condividere con il vostro amico felino, ma anche ricette dedicate solo a lui, da preparare con ingredienti “umani” ma con l’aggiunta di quelle sostanze indispensabili al suo benessere, a seconda che sia un cucciolo, una mamma gatta, un micio anziano, in sovrappeso o con qualche “acciacco”.
Primo capitoloIntroduzione
Vi piacerebbe mangiare tutti i giorni la stessa cosa, oppure varianti che le assomigliano molto? In mancanza d’altro, sicuramente, va bene anche quello, ma se foste un gatto e potreste parlare, probabilmente avreste qualcosa da dire. Diciamo la verità: le crocchette, le buste e il pet food in genere è molto comodo. Basta aprire la confezione, versarla nella ciotola del micio ed è subito pronto. Gli ingredienti dovrebbero essere bilanciati per apportare al piccolo felino tutte le sostanze di cui ha bisogno. Anche se non è un segreto che i cibi per animali sono confezionati con gli scarti delle macellerie, frattaglie, ossa, organi interni, con l’aggiunta di integratori, oli, fibre e vitamine. Se nessuno di noi mangerebbe mai una scatoletta di cibo per gatti, il nostro gatto, sicuramente mangerebbe un po’ del nostro pranzo o della nostra cena, come dimostrano certi suoi miagolii insistenti tutte le volte che ci sediamo a tavola. Se, di tanto in tanto, gli allunghiamo un boccone per mettere a tacere i suoi monologhi, di rado ci mettiamo ai fornelli per cucinare qualcosa per lui.
La domanda a cui questo volumetto tenterà di dare una risposta, senza alcuna pretesa di completezza, è se sia possibile condividere con il nostro micio quello che mangiamo noi. Vi anticipiamo che la risposta è “Nì”. Il gatto è un carnivoro puro e ha assolutamente bisogno di determinate sostanze che può trovare solo nella carne, preferibilmente cruda. Una dieta improvvisata e carente delle sostanze che il gatto non riesce a produrre da solo può causargli gravi problemi di salute. Rispetto a noi, e anche rispetto al cane, con il quale si contende lo scettro di “migliore amico dell’uomo”, ha una fisiologia e un metabolismo sostanzialmente diverso. Alcuni alimenti che mettiamo normalmente in tavola, poi, per il micio possono essere tossici o dannosi, oppure la tollerabilità e la digeribilità di altri possono variare da gatto a gatto.
Nella prima parte del libro, impareremo a conoscere il nostro amico felino, dalle sue origini al rapporto con l’uomo. Verranno fornite alcune indicazioni su come funziona il suo corpo e quali sono le sue esigenze alimentari, come si nutre in natura e quali sono gli alimenti da evitare, quelli da somministrare con parsimonia e quelli con il “bollino verde”. Con l’accortezza di variare la sua dieta, nonostante il gatto sia un animale piuttosto abitudinario dal punto di vista alimentare. Il consiglio, comunque, è quello di rivolgersi al proprio veterinario di fiducia in caso di patologie o esigenze particolari.
Una parte è dedicata anche agli “integratori” da aggiungere alla dieta del vostro amico con i baffi.
Nella seconda parte troverete una serie di ricette da preparare e condividere con il vostro gatto e le variazioni da apportare in caso di ingredienti non adatti a lui.
La terza parte, invece, è dedicata alle “ricette” dedicate a lui, preparate con ingredienti comuni, ma forse per voi poco “gustose”, da addizionare con integratori specifici. Sono suddivise a seconda delle diverse fasi della vita di un micio, dal gattino da svezzare ai cuccioli in crescita, dalle gatte in gravidanza ai mici adulti e anziani.
Una parte è dedicata alle diete specifiche per animali che soffrono delle patologie più comuni, come l’obesità, l’insufficienza renale, la pancreatite, le dermatiti da intolleranza, i calcoli renali, la diarrea o le cardiopatie.
In conclusione, troverete un racconto con un gatto protagonista. Naturalmente, da leggere con la vostra “tigre da salotto” accoccolata sulle ginocchia.