Si muove tutta lungo file rouge dell’insegnamento sterniano questa guida di Roma: esplorare insieme ai luoghi anche il proprio animo. La parola è lasciata ai viaggiatori del passato e alle loro sensazioni di fronte a un monumento, a un parco, ad una piazza. Perché tanti sono i viaggi quanti sono i viaggiatori. C’è il viaggiatore cultore della storia e allora, come Chateaubriand, presterà attenzione alle vestigia che arrivano da lontano: “la sorte della Mole Adriana è singolare, gli ornamenti di questo sepolcro servirono d’arme contro i Goti; la civiltà gettò colonne e statue contro i barbari, ma li dovette subire. Il mausoleo è diventato la fortezza dei papa ed anche una prigione, ciò che non ne smentisce l’uso primitivo”.