Questa pubblicazione, dedicata al complesso architettonico di Santa Maria dell’Orto in Roma, è il frutto del lavoro eseguito dallo Studio Azimuth147 a partire dal 2007 – sono raccolti gli esiti dell’accurata ricerca storico-documentale e della puntuale investigazione condotta mediante l’uso di tecnologie avanzate – e dei contributi di autorevoli autori che, attraverso saggi corredati da selezionate immagini e disegni inediti, consentono al lettore di approfondire vicende storiche ed architettoniche, tanto della chiesa cinquecentesca quanto del rione Trastevere nel quale è ubicata. Le analisi mensorie e gli studi pubblicati riguardano la fabbrica nella sua interezza, ossia l’aula liturgica, la sagrestia, l’aula della vestizione, l’attiguo palazzo della Congregazione (in cui si trovano l’oratorio, l’ex-refettorio e l’archivio privato), il cortile “dei Merangoli”, nonché le altre pertinenze – quali l’ospedale e la spezieria, entrambi di epoca seicentesca – in gran parte alterate e/o andate perdute a seguito delle demolizioni e delle trasformazioni otto-novecentesche. L’inedita ed esclusiva mappatura di una parte delle proprietà edilizie, site nel Trastevere ed appartenute all’Arciconfraternita di Santa Maria dell’Orto, conclude questo eterogeneo excursus storico-architettonico.
Il volume è suddiviso in quattro sezioni che permettono di passare dalla macroscala delle trasformazioni che hanno interessato il complesso horticiano e la zona circostante, fino alla microscala degli interventi di consolidamento e restauro delle porzioni architettoniche e/o degli affreschi che adornano la chiesa, l’oratorio o la spezieria. La prima, intitolata L’assetto urbano: Trastevere dall’età antica all’epoca contemporanea, riveste una fondamentale importanza per comprendere quanto Santa Maria dell’Orto sia stata legata al tessuto urbano circostante e quanto quest’ultimo – sino alla metà del XIX secolo punteggiato da orti – abbia influito sulle sue trasformazioni edilizie; questa sezione delinea i mutamenti avvenuti soprattutto nella parte meridionale del rione. La seconda parte, Il complesso architettonico: le tre arti maggiori in Santa Maria dell’Orto, focalizza l’attenzione sulla chiesa e sulle sue principali pertinenze architettoniche. Attraverso un’esaustiva rilettura edilizia ed artistica del manufatto – dalla sua fondazione, avvenuta nella seconda metà del Quattrocento, sino agli ultimi interventi di restauro – è possibile conoscere ed apprezzare il lavoro sia degli architetti che hanno contribuito alla sua edificazione e che hanno rivestito il ruolo di fabbriciere (il Guidetti, il Vignola, il Valvassori, il Giansimoni e l’Anzani, solo per citarne alcuni), sia degli artisti che hanno reso unico ed inestimabile questo luogo (i fratelli Zuccari, il Baglione, il Trometta, ecc.). La terza sezione, dal titolo Studi e restauri sulla fabbrica: interventi per la sua conservazione e valorizzazione, approfondisce le tematiche della conoscenza, della salvaguardia e del restauro, anche documentando gli interventi che si sono succeduti in epoca contemporanea; include, inoltre, le diverse forme di sperimentazione interattiva – mediante le quali il lettore può acquisire un’originale lettura stratigrafica del complesso – che si sono avvicendate grazie all’impiego delle più moderne tecnologie. Gli Apparati chiudono il cerchio di questo minuzioso lavoro di ricerca e comprendono una dettagliata cronologia ed una corposa appendice documentaria. La prima ordina, in sequenza temporale, tutti i documenti d’archivio consultati ed esistenti, ma anche tutte le fonti edite ed i riferimenti bibliografici associandoli ai diversi contributi pubblicati nel presente volume. Nella seconda, in gran parte inedita, sono stati trascritti i documenti conservati presso l’archivio privato dell’Arciconfraternita di Santa Maria dell’Orto e gli Archivi Centrale dello Stato, Storico Capitolino e di Stato di Roma, fondamentali per ricostruire gli interventi architettonici ed artistici che hanno interessato l’intera fabbrica horticiana.
Il volume, oltre ai contributi dei due curatori, comprende gli scritti di storici dell’arte e dell’architettura, di architetti, di ingegneri e di restauratori, quali Liliana Barroero, Adriana Capriotti, Eugenia Carolei, Ludovica Cerone, Silvia D’Acchille, Ilaria Delsere, Massimiliano Ghilardi, Francesca Gottardo, Livio Medda, Maria Luisa Neri, Leonardo Paris, Pier Luigi Porzio, Augusto Roca De Amicis, Marisa Tabarrini, Pierfranco Ventura e Wissam Wahbeh.