La parola “stealth” è affascinante e ispira fantastiche soluzioni di volo. Stealth è volo furtivo; stealth è avvicinamento occulto all’oggetto o bersaglio prefissato; stealth è volo
senza essere scoperto dall’oggetto della missione. Quasi certamente, il volo stealth è stato concepito dall’osservazione di fenomeni ed eventi naturali del comportamento
degli animali in lotta fra loro.
Probabilmente, durante i suoi studi e osservazioni sul volo degli uccelli, Leonardo da Vinci aveva già osservato qualche volo di avvicinamento furtivo dell’uccello predatore all’uccello preda. Per Leonardo forse era troppo pensare a voli di avvicinamento occulto a scopo militare, poiché era troppo preso a realizzare il volo umano stesso. Non credo però che gli siano sfuggiti i vari scenari di avvicinamento in volo del predatore rispetto alla preda.
Per lo scopo di questo quaderno-saggio sullo «stealth» l’analisi deve, a fortiori, limitarsi agli aspetti fisici e tecnologici che possano dare una visione di conoscenza dei fenomeni di avvicinamento occulto e successive elaborazioni. L’anelito alla comprensione, anche matematica, è purtroppo riservato a pochi o pochissimi eletti come è stato per il progetto Enigma di Alan Turing e continua ad essere per progetti riservati del tipo “cyber intelligence”.
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