Un saggio critico che analizza la drammaturgia del poliedrico autore francese Boris Vian (1920-1959), mettendone in evidenza i meccanismi drammaturgici e le strategie teatrali, partendo proprio dai suoi testi teatrali scritti nel decennio 1947-1957.
Una monografia che ha la volontà ferma di analizzare un aspetto meno conosciuto oggi dell'autore francese, quello del teatro appunto, per ridare al pubblico uno spaccato della sua complessa e ricca opera letteraria. Opera quella di Vian ancora da scoprire completamente e fatta di innovazione e sperimentazione. Proprio per questo Vian ha costituito per i giovani degli anni Sessanta e Settanta una fonte primaria di idee e di ispirazione, fino a diventare oggi uno dei classici dell’arte francese del XX secolo.
Un artista eclettico che non smette di essere riscoperto e studiato anche in Italia.