Vivere a Napoli una raccolta di brevi saggi e racconti sul costume, la vita, la realtà socio-culturale napoletana. Un libro di sconcertante attualità visto dall'occhio arguto e intelligente di uno dei più importanti e rappresentativi scrittori italiani contemporanei. I temi affrontati sono molti e variegati; si alternano alle "scenette" di vita quotidiana, di cui l'autore è testimone, l'inquinamento, il traffico, il degrado di un mondo assetato di soldi, divorato dal consumismo. Un libro Vivere a Napoli tutto da leggere e da "gustare", che attraverso lo stile inimitabile dell'autore; con ironia e raffinato umorismo, coinvolge il lettore trascinandolo nella "metropoli" ai confini con la "follia".
Napoli, da sempre fulcro della narrativa di REa, anche in questo libro è protagonista. Il rapporto di amore-odio verso quella che è la sua città qui viene palesemente evidenziato. Spessola poesia fuoriesce dalla penna dello scrittore facendo "precipitare" il lettore nel più profondo dei "basssi" per innalzarlo poi alle più alte vette. Questa l'arte di Domenico Rea e la sua grandezza.
..."Fracchia frequentava Napoli e si dice che avesse fatto innamorare di sé una bagascia del Trocadero, il più mitico loco del vizio umano. Quando passava gli si faceva largo. Anche i signori lo temevano e l'ossequiavano, alcune donne spiavano da dietro le tendine delle finestre e le tende dei balconi. Gli studenti universitari, in quei tempi di magra e in cui un bacio equivaleva a una sverginatura, lo adoravano, lo ascoltavano come Sofocle i suoi gay..."