La fame non è solo uno stimolo cerebrale ma è una domanda legittima, urlata e pretesa da miliardi di cellule assetate e io sono solo il loro ingiusto operatore. Un terribile senso di sconforto mi affligge il cuore stordito dalle richieste, forse qualcosa da mettere sotto i denti potrebbe tirarmi un po’ su. Ho fame! Ho fame! Ho fame! E ho paura di morirne. Oggi ho chiesto all’interprete se poteva essermi d’aiuto per vendere un paio di scarponi invernali che ancora sembrano nuovi.
Primo capitoloQuesto libro è nato quando ancora ero una bambina con la cattiva abitudine di andare a frugare nei cassetti di casa. Avevo trovato un libriccino, un quaderno in miniatura, con la copertina nera, i fogli giallastri e le righe rosse, come rossa era la bordatura laterale. Era qualcosa di molto speciale, che emanava mistero e io ne ero attratta. Per me fu difficile decifrare la fittissima scrittura a lapis copiativo sbiadito... Avevo capito che c'entrava la guerra e che date e nomi riguardavano la storia di mio padre...