Quando la Compagnia passò dalle mani dei fondatori a quelle dei politici, quasi sempre incapaci e quasi mai onesti, cominciò il suo lento declino. Queste note, scritte sotto forma autobiografica con il solo intento di presentare delle immagini reali e vissute, come le viveva un dipendente, hanno lo scopo di rappresentare un quadro dell’Alitalia, fra gli anni ’70 e 2000 circa.
La forma autobiografica aiuta a rappresentare nella maniera più diretta un quadro dell’ambiente.
È una visione panoramica, anche se vista “dal basso”, che può dare un’immagine generale, anche se, incompleta della Compagnia in quel periodo. Non so oggi se e che cosa sia cambiato, ma la situazione attuale non appare rosea.
Si intravedevano, già da allora, i prodromi della situazione attuale e oggi si avverte la tristezza di veder deperire quella che era nata come una delle più stimate flotte al mondo.
Magistrali i ritratti dei protagonisti.
È un resoconto serio e allo stesso momento frizzante e caustico, di piacevolissima lettura!
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