Come la scuola può educare alla ricerca della felicità?
Ogni educazione dovrebbe sempre caratterizzarsi come un’educazione alla felicità. E questo tanto in famiglia quanto a scuola, così come anche in qualsiasi altro contesto formativo. A questo riguardo, d’altra parte, sarà necessario chiarire quale sia il significato di tale felicità. Per alcuni l’assenza di emozioni sgradevoli o il raggiungimento di un successo meramente materiale, per altri la capacità di integrare le diverse precarietà della vita verso un senso che dia significato ai diversi eventi.
Va sottolineato come tale visione educativa abbia strettamente a che fare con il “prendersi cura” di sé e dell’altro, in una chiave autotrascendente, quale vero senso di ogni esistenza autenticamente umana, che trova il suo compimento e la sua realizzazione - la sua felicità, appunto - nel porre, liberamente e responsabilmente, la propria esistenza a servizio di un valore, di una causa, di una persona da amare.
L’AUTORE: Domenico Bellantoni, psicologo e psicoterapeuta, è docente di Psicologia della religione presso l’Università Salesiana di Roma. Attualmente è anche responsabile dell’Alta Formazione in Analisi Esistenziale presso l’Associazione di Logoterapia e Analisi Esistenziale Frankliana. Autore di numerosissimi contributi sull’educazione e sulle diverse forme di relazione d’aiuto, counselling e psicoterapia, per Città Nuova ha pubblicato Ruoli di genere. Per un’educazione affettivo-sessuale libera e responsabile (2015).