In un perenne gioco di specchi fragile e intrigante si incontrano e si perdono tra mille incertezze amori dai molteplici volti. Si susseguono domande in cerca di risposte, alle quali forse uno specchio potrebbe rispondere, sottolineando le emozioni dipinte sui nostri volti. Ma è una speranza vana, perché lo specchio duplica solo le incertezze, trasportando la nostra alterità in un tempo sospeso, irraggiungibile, nel quale talvolta l’autore ama smarrirsi, “prolungando curiosità celate”.
La poesia "Dormo solo", contenuta nella raccolta, è risultata vincitrice del Premio Internazionale Pushkin, Edizione 2019, sezione "Poeta sconosciuto" (poesia singola).
Dormo solo
(poesia vincitrice del Premio Internazionale Pushkin)
Dormo solo ormai da tempo.
Allungo un braccio per sfiorare un corpo inesistente.
Gli amori attendono l’alba per un incontro.
La mia notte non finirà questa notte.
Ma continuerà oltre il giorno, oltre la notte successiva.
Mi basterebbe un sorriso, una carezza per riprendere il volo.
Ma la morte è alla porta e come un viandante chiede cibo.
Domande
Ti temo perché ti amo.
La mia libertà già persa
prima di comprendere. Per te che chiedi,
imperterrita,
io non ho risposte,
almeno di quelle che vorresti.
Ho solo domande
e se mi ami
non rispondere,
prolunghiamo le nostre incertezze,
le curiosità celate
ma presenti
in questo perenne gioco:
che non abbia mai fine.