In occasione dell’omonima retrospettiva presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, e nel centenario della fine della Grande Guerra, è stato pubblicato un libro-catalogo trilingue di questo artista, scrittore, medico e alpino, che comprende oltre un centinaio di opere, in cui Malinverni, vissuto a cavallo tra Otto e Novecento, registra le emozioni del fluire dei mesi, delle luci, dei colori di una natura ritrovata, rivisitata, reinterpretata. Di volta in volta, l’autore traduce la visione del vero in una raffigurazione dalle cadenze delicate, interiorizzate. Ogni colore, ogni linea, ogni impressione diviene testimonianza di una ricerca che lo ha accompagnato per tutta la vita. Accanto ai testi critici, un commosso ricordo della figlia Maria Rosa, più volte ritratta dal padre, oltre ad ampi estratti del libro O luna, O luna, tu me lo dicevi... dello stesso Malinverni, una delle testimonianze più sincere, originali e commoventi della letteratura di guerra alpina, riedito anche nella sua interezza dalla casa editrice AdArte. Angelo Malinverni (Torino il 14 febbraio 1877 – 1° giugno 1947), medico, pittore, si arruola volontario nel 1915 e rifiuta l’assegnazione a un ospedale da campo, scegliendo di andare in trincea con gli alpini del Battaglione Ivrea del IV Reggimento. Ferito gravemente, decorato con una medaglia d’argento al valor militare, rientrato nella vita civile abbandona la professione medica, anche a causa dei seri problemi di salute contratti al fronte, e si dedica interamente all’arte. All’attività pittorica affiancò quella di scrittore.