Zatte e Fedulia si trasferiscono a Roma con i loro gemelli, dove cercano lentamente di ricostruire la loro vita in una città che brulica di energia.
La bravura di Zatte si rivela ben presto e lo stesso re di Roma, un Tarquinio, decide di servirsi della sua genialità di architetto.
Per i grandi progetti del re, tuttavia, Zatte ha bisogno dell’aiuto di scultori di grande livello, perciò rientra a Caere con la famigliola con l’intenzione di proporre al Maestro scultore Mattias e al figlio adottivo Vulka di seguirlo nell’Urbe.
Ma le cose non vanno come si sarebbe aspettato: il pericolo che li aveva spinti a lasciare Caere e i loro affetti più cari è ancora lì ad attenderli.
Agguati, tragedie, pestilenze, guerre, amicizie e nuovi amori trascinano i protagonisti di questo nuovo romanzo di Fabrizio Cordoano attraverso un’Etruria e una Roma che cambiano a grande velocità, dove Dei e uomini si confondono e dove l’onore e la virtù restano le uniche caratteristiche che distinguono un uomo da un barbaro.
È ancora la necropoli di Caere il centro nevralgico delle loro storie, che portano uomini potenti e comuni cittadini sul tavolo del Maestro Turkal, e le loro tombe sono lo specchio delle vite che hanno vissuto, della loro arte, del loro tempo.