La categoria, puramente concettuale, della homoiotropia diviene nelle Storie di Tucidide una coordinata euristica di grande significato per la definizione di un sistema di analogie strutturale tra le poleis di Atene e Siracusa nel corso del V secolo a. C.
Nell’ampio campo d’indagine tucidideo l’assottigliamento del crinale tra le due realtà politiche che, pur distanti per natura, divengono, al pari di individui e organismi vitali “simili per modi e affini”, offre una chiave di lettura, di forte impatto ideologico, della spedizione ateniese in Sicilia, che vide coinvolti soggetti storici – Alcibiade, Nicia, Ermocrate, Gilippo – di assoluta centralità.
La teorèsi analogica riguarda in Tucidide i puntelli stessi dello Stato – organizzazione militare, istituzioni politiche e indole dei cittadini e conduce, attraverso raffinate strategie storiografiche, alla comprensione della disfatta ateniese nell’isola, presentata come “necessaria” nel fitto intreccio degli avvenimenti narrati.