Viaggi, libri, musica, film popolano questi taccuini di Sandro Naglia, nuova tappa di quella “scrittura della vita” che l’autore porta avanti da più di venticinque anni. «Più che biografismo, tracciare traiettorie», chiosa in un’annotazione di questo libro il musicista-scrittore: «osservare i percorsi e le improvvise connessioni che si schiudono tra nuove acquisizioni e scoperte». Se i percorsi portano a panorami inediti, sia geografici che culturali, rispetto ai volumi precedenti — l’interesse per la Fisica, ad esempio, donde il titolo del libro —, non manca la continua partecipazione dell’autore all’attualità politica e sociale, vissuta con passione e con sguardo sempre indipendente.
«Come una camera a nebbia riesce a rendere visibili le scie disordinate delle particelle subatomiche», questo volume testimonia l’intrecciarsi degli interessi eterogenei dell’autore, da cui tuttavia emerge una coerenza di fondo: la curiositas intellettuale come affermazione di fede nella cultura, unico possibile appiglio nel caos di un mondo sempre più preda di una permeante superficialità.