Il libro ripercorre autobiograficamente la storia di Rosa, bambina nella poverissima Lucania degli anni quaranta. L'Autrice ricorda i momenti della sua tristissima infanzia, talmente povera da dover aiutare con il proprio lavoro di bambina la famiglia, a spellare pomodori nell'acqua bollente, tanto da averne le manine in sangue. Ma come nelle migliori favole a lieto fine, la vita di Rosa per una serie di fortunate coincidenze riesce a riscattarsi e la protagonista, Autrice del libro, riesce addirittura a diventare Medico specializzato in Cardiologia e primario in realtà ospedaliere di rilievo di Roma. Significativo l'incontro con San Pio da Pietrelcina, alla cui scuola di infermieristica Rosa Capodiferro si era diplomata presso la Casa Sollievo della Sofferenza. Il libro è arricchito da foto d'epoca e da documenti inediti.