Il soggetto del volume, suddiviso per ragioni di opportunità tematica in quattro sessioni unitarie, è la rappresentazione di Venezia nella letteratura (e, marginalmente, nella storia e nelle arti); ciascun contributo visualizza una immagine peculiare che illustra le reminiscenze veneziane ravvisabili entro un contesto circoscritto (proprio questo punto di vista “minimo” ha suggerito nel titolo il paragone con la frammentaria immediatezza delle cartoline). I contributi contenuti nel primo capitolo (Venezia tra mito e antimito), a cura di Alessandro Cinquegrani, attraversano, da diverse specole disciplinari, significative testimonianze della codificazione del “mito” culturale di Venezia, la cui diffrazione nel tempo composito della storia ha reso possibile l’individuazione di aspetti antitetici al “mito” tradizionale imponendo così di ascrivere alcuni di questi topoi tradizionali alla suggestiva categoria dell’“antimito”. Il secondo capitolo (Venezia tra immagini e testi), a cura di Luca Lombardo, mantenendo la eterogeneità degli ambiti disciplinari (storiografia, critica del testo, storia letteraria, storia dell’arte), è dedicata alla indagine di alcune testimonianze particolari della “fortuna” di Venezia nelle immagini e nei testi dal Medioevo al Rinascimento e persegue con i vari contributi l’ambizione di offrire un quadro indicativo delle modalità di rappresentazione della città nelle diverse tipologie dei testi presi in esame e di contribuire così alla decodificazione di una sorta di “iconografia mitologica” di Venezia. Nel terzo capitolo (Dal di là del ponte), a cura di Anna Rinaldin, si raggruppano quei contributi che hanno affrontato la presenza di Venezia come punto di riferimento storico, linguistico, artistico da una visuale “esterna” alla città stessa ovvero da parte di autori che, pur non vantando significative contiguità biografiche al cospetto della realtà veneziana, hanno inteso rappresentarne nei loro testi le immagini più significative, prenderne ad uso la lingua, testimoniarne la dimensione storica, evocarne le suggestioni quotidiane. Il quarto capitolo (Dal di qua del ponte), a cura di Flavia Crisanti, è stato concepito secondo una prospettiva speculare al terzo: i contributi prendono infatti in considerazione testi di stretta pertinenza veneziana, sia per il profilo linguistico che li connota, sia per l’appartenenza culturale degli autori, sia infine per i contenuti trattati nelle opere in questione.
Saggi di:
Silvia Bassi, Francesca Borgo, Alessandro Cinquegrani, Flavia Crisanti, Rosy Cupo, Roberta Favia, Luca Lombardo, Danijela Maksimović, Alessandra Minotto, Elena Nicolai, Alessandra Pellin, Maria Pertile, Anna Rinaldin, Giorgio Tagliaferro, Marta Vanore, Monica Viero.