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Pluriversum Edizioni

Mariangela Ungaro
Cinema d'ascolto

Cinema d'ascolto
Prezzo Fiera 28,00
Prezzo fiera 28,00 Musica e pluralità: un’introduzione Cinema dei Paesi europei – Volume Primo
Il presente lavoro si pone come indagine accurata sui linguaggi cinematografico e musicale, intrecciati indissolubilmente alla storia e alla cultura popolare. L’originalità dell’opera è innanzitutto il suo raggio d’azione mondiale, mentre i saggi esistenti si limitano a indagini più monografiche, spesso per genere cinematografico (il film musicale, il cinema muto, il cinema 3D) oppure per autore (il cinema di D. Argento, di F. Fellini e così via) o semplicemente per epoca storica. Cinema d’Ascolto collega tutto il mondo e la sua storia, la sua cultura, e arriva a fare grandi riflessioni a livello socio-psicologico e interculturale, proprio perché ha una visione olistica di tutto il comportamento dei popoli del mondo in un definito periodo storico. Il testo fornisce anche spunti di riflessione sulla cultura dei popoli, di cui il cinema e la musica sono lo specchio esatto e più intimo, atavico, autentico, intrecciato e veritiero. In un momento di grave crisi culturale come quello attuale conoscere il linguaggio audiovisivo che è parte integrante della vita di ciascuno, in modo sempre più olistico e pregnante, e che lega il mondo intero nella sua rinnovata versione globale e tecnologica, è fondamentale per leggere in modo critico e consapevole i messaggi che la società ci fornisce e che, senza le giuste coordinate, rischieremmo di assimilare acriticamente.
L’AUTRICE
Mariangela Ungaro è una pianista e compositrice milanese, classe 1975. Fin dall’infanzia mostra una straordinaria predisposizione per la musica e vince prestigiosi premi nazionali e internazionali. Si è esibita in Italia e all’estero come pianista, sia come solista, sia in formazioni cameristiche e orchestrali. Si diploma in Composizione Sperimentale. Si specializza nella produzione di composizioni musicali cinematografiche e ha lavorato per diversi registi: le sue musiche originali sono eseguite e ascoltate in diverse parti del mondo. Vince nel 2000 il premio letterario “Shakespeare”. Ha scritto e pubblicato diversi saggi critici, romanzi, poesie, recensioni, sceneggiature per film e teatro. Ha lavorato inoltre come assistente di regia, tecnico audio-video, consulente e critico musicale (si ricorda Assisi-Rassegna per Cinecittà), arrangiatrice e produttrice di cantautori emergenti e speaker radiofonica. È docente di ruolo di Lettere dal 1995.
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Primo capitolo
Il presente lavoro si pone some indagine accurata sui linguaggi cinematografico e musicale, intrecciati indissolubilmente alla storia e alla cultura popolare.L’originalità dell’opera è innanzitutto il suo raggio d’azione mondiale, mentre i saggi esistenti si limitano a indagini più monografiche, spesso per genere cinematografico (il film musicale, il cinema muto, il cinema 3D) oppure per autore (il cinema di Dario Argento, il cinema di Federico Fellini e così via...) o semplicemente per epoca storica.
Cinema d’Ascolto collega tutto il mondo e la sua storia, la sua cultura, e arriva a fare grandi riflessioni a livello socio-psicologico e interculturale, proprio perché ha una visione olistica di tutto il comportamento dei popoli del mondo in un definito periodo storico. Il testo fornisce anche spunti di riflessione sulla cultura dei popoli, di cui il cinema e la musica sono lo specchio esatto e più intimo, atavico, autentico, intrecciato e veritiero.
In un momento di grave crisi culturale come quello attuale conoscere il linguaggio audiovisivo che è parte integrante della vita di ciascuno, in modo sempre più olistico e pregnante, e che lega il mondo intero nella sua rinnovata versione globale e tecnologica, è fondamentale per leggere in modo critico e consapevole i messaggi che la società ci fornisce e che, senza le giuste coordinate, rischieremmo di assimilare acriticamente.
Il cinema ha avuto un ruolo sostanziale nella storia dell’umanità, divulgando alle masse messaggi, cultura, informazioni, valori, bisogni, stili di vita, provocazioni, critiche alla stessa società e inventando nuovi modi per comunicare. La musica, il linguaggio universale per eccellenza, si è strettamente legata al cinema, asservendolo da un lato, ma anche amplificandone i significati, mantenendo le sue caratteristiche linguistiche ed epistemologiche, e andando al di là della stessa immagine che andava a connotare. La musica si è rinnovata nella sostanza e ha ricreato se stessa seguendo modalità molto precise a seconda dei generi cinematografici che andava a musicare, quando non addirittura creando un sound specifico che nella storia della musica non aveva precedenti.
La musica in sostanza ha sommato le sue ragioni a quelle del cinema, riempiendo di significato le immagini, talvolta descrivendole alla lettera con timbri, ritmi, altezze e intensità, ma anche innalzandosi al di sopra delle parti. A volte la musica ha salvato delle pessime pellicole, altre ha rovinato delle pellicole più che interessanti, perché ha un potere reale che non va assolutamente sottovalutato.
Una ricerca davvero affascinante. Il lavoro è stato proposto sotto forma di conferenze con audiovisivi a teatri e circoli culturali e come puntate radiofoniche; inoltre, nelle sale da concerto, con l’esecuzione dal vivo delle musiche, concerti peraltro realizzati in prestigiose sale italiane, come ad esempio la sala Verdi del Conservatorio di Milano, che vide nel 2007 e 2010 due concerti per coro, solisti e orchestra con musiche per film orchestrate in originale dalla sottoscritta, e al teatro Cagnoni di Vigevano, nella serata intitolata Note di stelle, in occasione di un prestigioso festival cinematografico.

Specifiche

  • Pagine: 562
  • Anno Pubblicazione: 2021
  • Formato: 150 x 220
  • Isbn: 978-88-85751-04-0
  • Prezzo copertina: 28,00

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