“Mi presento: sono Wonder Woman. È vero, ho anche un’altra identità, un’identità di copertura, un’identità alla ‘Peter Parker’ insomma… Però, detto tra noi, la mia reale identità è questa: sono Wonder Woman.
Ho sempre avuto un sogno, fin da bambina: non fare la ballerina, no. E neppure le parrucchiera. Sognavo di salvare il mondo, io.
So quello che penserete: che sono megalomane. E che diamine! Bisogna crescere, diventare adulti e consapevoli dei propri limiti.
Giusto.
Sacrosanto.
Per questo mi sono notevolmente e ragionevolmente ridimensionata: ora sogno soltanto di salvare la scuola.”
Il resoconto del primo indimenticabile anno di supplenza da supereroina nell’Istituto Superiore di Secondo Grado “Paese dei Balocchi” , una satira mordace dell’universo scolastico e delle sue storture, ma anche una dichiarazione d’amore per un mestiere che, dopotutto e nonostante tutto, rimane forse il più bello del mondo.