Quanto alla promulgazione delle leggi in materia di diritto criminale, la Serenissima Repubblica non potrebbe essere stata più chiara fin dal preambolo:
“Oggetto inalterabile della pubblica zelante, e religiosa volontà di questo Serenissimo Governo fu sempre d'invigilare a tutto ciò, che pregiudicar potesse il culto di religione, la dovuta moderatione dei costumi, e la necessaria ubbidienza sì alle Leggi d'Iddio che a quelle del Prencipe [...] saranno formati processi ex officio, e si riceveranno denoncie ancora nella solita casella segreta, e rilevati deffetti di qualunque genere di persone saranno queste nella più severa forma punite tanto per loro castigo, quanto ancora per esempio degl'altri […] “
Quanto alla effettiva applicazione delle leggi per la punizione dei crimini, sia della classe dominante, “i Governanti”, sia del popolo, “i Governati”, questo libro ne dà un avvincente resoconto, riportando una multiforme casistica arricchita da riproduzioni di documenti storici pressoché sconosciuti dell'Archivio di Stato di Venezia.
Una lettura nuova e appassionanate della lunga e gloriosa parabola della Serenissima. Con illustrazioni a colori
Primo capitoloSOMMARIO
LA PERCEZIONE DEL CRIMINE NELLA SERENISSIMA
I CRIMINI DEI GOVERNANTI
LA TENTATA SOVVERSIONE DEL DOGE MARIN FALIER
AI CONFINI DELLE LEGGI: I RAPPORTI AVVOLTI NEL MISTERO FRA I PATRIZI E LA MASSONERIA
INDIVIDUAZIONI FONDAMENTALI
LA MASSONERIA E L’EUROPA DEL SETTECENTO
L’ANATEMA DELLE ISTITUZIONI ECCLESIASTICHE
I PRODROMI DEL LATOMISMO A VENEZIA
LA MASSONERIA LAGUNARE NELLA LETTERATURA
I VENEZIANI E LA MASSONERIA
CHIAROSCURI BAROCCHI: IL TRADIMENTO DI DUE PATRIZI DI “BUONA FAMIGLIA”
DUE CONGIURE PATRIZIE SETTECENTESCHE AI DANNI DELLA REPUBBLICA MARCIANA
12 MAGGIO 1797: TRADIMENTO DI STATO DA PARTE DEI PATRIZI E/O DA PARTE DEI GIACOBINI LOCALI FILOFRANCESI?
I CRIMINI DEI GOVERNATI