Se si escludono i due conflitti mondiali, la “guerra fredda” (1946-1989) tra blocco orientale, guidato dall’Unione Sovietica, e blocco occidentale, guidato dagli Stati Uniti, rimane una delle più grandi contrapposizioni della storia umana. La lacerazione fu talmente profonda da ripercuotersi in ogni angolo del globo. Alla espansione post-1945 dell’URSS, gli occidentali risposero con un sistema di alleanze difensive (la Nato in Europa, la Seato nel Sud-Est asiatico, la Cento nel Medio Oriente) e anche questo non aveva precedenti per estensione geografica. Grandi risorse finanziarie furono assorbite dagli armamenti, dapprima quelli convenzionali, poi per le “superarmi” (missili intercontinentali e testate atomiche e termonucleari). L’“equilibrio del terrore” propiziò il dialogo e con esso la coesistenza pacifica, superando momenti di acuta crisi, come per i missili a Cuba. Ora che la parabola iniziata nel secondo dopoguerra si è conclusa con l’implosione dell’Unione Sovietica, la “guerra fredda” è diventata materia di studio, facendo dimenticare che l’umanità trattenne il respiro in più di un’occasione, temendo il ripetersi del 1914 e del 1939, avendo come posta la sopravvivenza stessa del pianeta.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
In occasione dell'Italia Book Festival offriamo la SPEDIZIONE GRATUITA su tutti i nostri articoli presenti nel catalogo della fiera.