Siamo negli anni Sessanta. L’Italia è in pieno boom economico. Il benessere arriva anche a Fornaci di Barga, un paesino della media valle del Serchio, sede della grande fabbrica SMI. Intorno alla fabbrica si sviluppano e s’intrecciano le storie degli abitanti del luogo: Nadia, la bella segretaria non più nel fiore degli anni, persa dietro a un uomo impossibile da avere; Amelia, giovane moglie di Carlo, il vicedirettore dello stabilimento, che non riesce ad avere figli; Giacomo, lo studente che nutre una passione segreta per Nadia e finisce per innamorarsi di Laura, la coetanea che nasconde un terribile segreto.
Nell’arco di cinque anni, dal 1964 al 1969, questi, e i molti altri personaggi che via via si aggiungono alla narrazione, intrecciano le loro vite, alla ricerca di una felicità che è sempre dietro l’angolo, ma mai raggiunta del tutto. Intorno a loro, l’Italia cambia, diviene potenza industriale, il benessere modifica l’esistenza di tutti gli abitanti.
Patrizia Bartoli ci mostra uno spaccato di ciò che eravamo. Ci racconta la ricerca della felicità e ci suggerisce che la vera felicità, quella piena, è sempre di là da venire, sempre sfuggente. Forse, per raggiungerla basta alzare gli occhi verso quella Luna che proprio nel 1969 gli uomini arrivarono a conquistare.