Il filo che ha guidato la ricerca non è quello di un'approfondita disamina dei vari momenti della letteratura cortese dal XIIesimo al XIVesimo secolo, di cui si traccia solo un quadro generale, quanto quello di fermarsi a riflettere su questa nuova ed eccezionale forma di interesse per l'amore e la donna nell'Alto Medioevo, quindi sui possibili motivi del suo comparire, nonché, molto più brevemente, sui motivi del suo fermarsi alle soglie del XIVesimo secolo in una codificazione davvero conclusa, pur se capace di grande influenza nella sua forma di idealizzazione e di deologia, e naturalmente passibile di mirabili adattamenti da parte di grandi autori come Boccaccio o Ariosto.
Codificazione che, attraversata da vari interventi storici e culturali, è arrivata fino ai giorni nostri.
Giorni di "femminicidio". Di cui qui si accenna solo, porgendo ad altre e ad altri il testimone.