Prima dell’innocenza probabilmente non c’è niente. Ma dopo? Un avvocato che accetta per noia e indifferenza di svolgere un’attività criminale, un giovane meccanico che si invaghisce di una signora ricca e ambigua, la ragazzina che vuole dimagrire per sottrarsi al vuoto familiare e inizia a drogarsi, l’incontro casuale con un travestito che si rivela essere un vecchio compagno di scuola, il rapporto bizzarro tra un uomo di mezza età con una donna più giovane che appartiene a un mondo a lui del tutto estraneo, il rabbino raffinato teologo che scende gradatamente, un passo dopo l’altro, nei gironi infernali della vita fino alla degradazione. Dopo l’innocenza c’è il caos, lo smarrimento o riaffiora l’umanità perduta?
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Aprì il pesante libro tenendolo alzato davanti a sé, quasi a voler allontanare il sospetto di un’intenzione, di una scelta precostituita in quell’atto che adesso gli sembrava improvvisamente solenne, un responso di Dio stesso su quelle pagine che gli erano costate fatica e dubbi.
Aprì con un gesto deciso e lesse senza esitare: «Tendiamo insidie al giusto perché ci è di imbarazzo.»