La complessità di questo libro risiede nella capacità del lettore di interpretare i vari personaggi che si alternano per dare corpo e storia alla semplice e povera vita di paese nella prima metà del novecento. Le pagine fitte di vita vissuta danno una visione particolareggiata dei cinque annidi guerra visti con gli occhi di una ventenne. Questo libro racchiude in sé, come uno scrigno, la terribile strage del 23 agosto 1944 avvenuta in un’area depressa e acquitrinosa della provincia di Pistoia. L’Eccidio del padule di Fucecchio. Una zona profondamente segnata da quel massacro di oltre settant’anni fa. I testimoni rimasti si contano adesso sulle dita di una mano. La protagonista della storia aveva 19 anni quando Mussolini annunciò la dichiarazione di guerra. I suoi ricordi, lucidi e precisi li ha raccontati con singolare schiettezza. Lei e la madre ebbero decimata la numerosa famiglia, rimase solo la nonna con otto nipoti salvati miracolosamente dalla profondità di un fosso, non individuato dai soldati della wehrmacht, dentro il quale si erano nascosti. Questa è la vita di una donna che si snoda tra argomenti e concenti e sentimenti più grandi di lei… Un viaggio tra verità, paura, coraggio, ambiguità e contraddizioni in cui ogni donna, ma anche ogni uomo potranno riconoscersi.
Primo capitoloAnno 1940
Ragazzi miei,
i miei racconti saranno presi in considerazione, forse dopo che me ne sarò andata, com'è successo con mio marito e com'è normale che sia. La gloria in vita, seppur modesta, non fa per noi. Meglio così, per me gestirla, con questo carattere, sarebbe stato un ulteriore problema. Conto però sulla vostra pazienza ad ascoltare...