Qual’è il primo ricordo della nostra esistenza?
“La rincorsa che si prende per uscire dal grembo e venire al mondo?”
La vita è filosofia e a volte, per comprenderne il significato, bisogna porsi delle domande
e talvolta toccare il fondo, auto-distruggersi come farebbe un seme per diventare fiore.
La transizione è una delle evoluzioni più potenti che l’esistenza possa mettere in atto.
In Elegie è una chiara dichiarazione di appartenenza, che oltre a tracciare il percorso
personale, ripercorre i tanti luoghi, gli stessi che abitano nei versi: la campagna
reggiana, le strade notturne, i nonluoghi come gli autogrill, ma anche la caotica Via
dell’Indipendenza a Bologna, che sono stati i protagonisti dell’esperienza che solo
un’anima senza pregiudizi e davvero libera può annusare e sentire sulla propria pelle.