Il sud di Espera è finalmente libero ma Shana, il cuore della rivolta, è scomparsa nel rogo del palazzo di Asgalan appiccato dagli Afri della città. L’immagine del suo corpo carbonizzato, estratto dalle macerie annerite dell’edificio, tormenta le figlie: Mirina e le sue Sorelle.
Le Hamaxhoni, scosse e smarrite, devono ritrovarsi per portare avanti la ribellione, ma riusciranno a combattere a fianco degli stessi che hanno causato l’incendio?
E gli Afri, privati della guida morale e politica della sacerdotessa, porteranno avanti le idee di Shana o diventeranno dei banditi?
L’alleanza tra le Hamaxhoni e gli Afri è a rischio; la coesione tra le figlie di Shana è in pericolo, i legami affettivi, come quelli tra Mhemba e Rudiana e tra Kya e Mitilena, scricchiolano e la dura reazione di Atlantide incombe. Se il fronte ribelle si sfalda, la rivolta sarà repressa nel sangue.
Hermia, dopo essere sfuggita ai ribelli e alla natura selvaggia, finisce imprigionata dagli Atlantidei e viene accusata di essere una pazza donna di strada.
Baldax sa che la sua amata non è lontana. Purtroppo, tra lui e la sua donna s’interpone la scaltra e decisa Cyma, l’Hamaxhone al comando delle truppe ribelli di Asghar, che ha già nelle sue mani Hadrina, la nutrice di Hermia.
Le sfide sono molteplici, previste e inaspettate, e le semidee guerriere le affronteranno con la solita forza e determinazione, coinvolgendo in esse vecchi e nuovi personaggi della saga.