Dopo il gradimento dei lettori conseguito dal suo libro La candela del Signore. Utopia, Ideologia e Prassi nella Libera Muratoria, l’autore, per rispondere al quesito se la Massoneria abbia una propria e definita filosofia o sia essa stessa una filosofia, affronta l’argomento tentando di tratteggiarne i confini concettuali irrinunciabili, al di fuori dei quali l’Ordine massonico perderebbe la sua propria natura ed identità e non avrebbe ragione di esistere. E lo fa attraverso una complessa ricostruzione degli eventi e delle idee generatrici del pensiero massonico, iniziata proprio dalle radici primordiali della Muratoria. Si tratta di radici profonde, fittonanti e controverse, affidate al fertile humus della lunga storia dell’umanità.
In verità realizzare tale scopo non è stato certo privo di difficoltà. Intanto spigolare idee e concetti tra le tante vicende storiche della Massoneria operativa, antesignana di quella speculativa e con essa formante un pensiero unico, costituisce un’operazione non agevole, un impegno non lieve. Poi vi è il problema della mancanza di un solida documentazione, che consenta di separare con chiarezza ciò che effettivamente appartiene alla storia, da quello che invece attiene alla mitologia e alla leggenda, alla religione, alla filosofia e al pensiero libero muratorio.
Anche solamente tentare un’esposizione unitaria e coerente dell’inverarsi del pensiero massonico (mitico, iniziatico ed esoterico), presenta non pochi ostacoli. Per cui, senza la presunzione di voler apparire esaustivo su un tema così ampio e articolato, l’autore si propone di indagare fin dall’Antichità i rapporti tra arte muratoria e cultura, tra cultura e religione, tra filosofia e Massoneria, mettendo in evidenza i tanti punti di interazione tra di esse, assai delicati e anche suscettibili di fraintendimenti e indebite semplificazioni, la cui connessione non superficiale autorizza comunque il riconoscimento di un’autonomia di pensiero alla Muratoria.
In questa prima fase storica, che va dalle origini del mondo e del pensiero umano alla fine dell’XI secolo, sul pensiero massonico in divenire e in particolare – che ricerca l’essenza della vita e i principi fondanti di un nuovo ordine sociale – dominano la credenza nella Divinità (gli dèi del tempo antico e il Dio del Cristianesimo), la presenza più o meno invasiva delle religioni (soprattutto della cattolica, religione di Stato, nei secoli più recenti), qualche suggestione ereticale e un istintivo e abitudinario sentimento religioso. Ma anche fortemente presente è l’inclinazione a rafforzare istituzioni sociali come le corporazioni muratorie, che rappresenteranno il principale veicolo di trasmissione alle future generazioni delle nuove idee sociali e morali, che troveranno una prima ulteriore definizione nel Medioevo.