Pochi, in questi anni, si sono interessati delle vicende dei Soldati italiani che si batterono nell’estate del 1943 contro le forze anglo-americane impegnate nell’Operazione “Husky”. La stragrande maggioranza delle opere storiografiche relative al citato accadimento bellico si sono focalizzate o, per meglio dire, limitate al punto di vista dei combattenti britannici, statunitensi o tedeschi. Gli Italiani sono stati, nella migliore delle ipotesi, semplicemente ignorati, come se neppure avessero preso parte ai combattimenti. Nei casi peggiori, invero, assai numerosi, sono stati descritti come inetti, pavidi e pronti a darsi alla fuga al primo colpo di cannone.
Questo libro, in particolare, ci offre la possibilità di ricordare i combattenti della 54a Divisione di fanteria Napoli che si distinsero nella battaglia di Solarino (11-13 luglio 1943). La Divisione aveva il compito principale di condurre interventi controffensivi nella piana di Catania e a favore della piazzaforte militare marittima di Augusta-Siracusa o, eventualmente, nella piazza di Gela e nella zona di Ispica-Pachino. La Divisione doveva quindi costituire massa di manovra nella zona del XVI Corpo d’Armata, dal quale dipendeva. In realtà, le sue forze finirono a costituire riserva dei settori di copertura costieri, peraltro, con limitate possibilità di movimento per la scarsità di automezzi. Inoltre, si diede per assodato che le difese costiere avrebbero assicurato la difesa in posto per almeno 24 ore, dando modo alla Divisione di intervenire e che l’attività aerea nemica durante tale trasferimento sarebbe
stata, se non annullata, almeno controbattuta. Come ben sappiamo, niente di tutto questo si concretizzò.
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