Quando si diventa nonni ed i nipoti chiedono di raccontar loro una favola si scopre quasi sempre di essere impreparati e incapaci di assolvere a quel meraviglioso compito di renderli felici. Giovanni Castaldi, nato nell’Isola d’Elba, si inventa così un marinaretto che ben presto lascia la sua casa sull’acqua ed inizia ad andare per il mondo su una nave a vela. Da sempre aveva considerato la sua vita di mare e gli eventi che l’avevano accompagnata come cose del tutto normali e comunque non degne di troppa attenzione. L’interesse che questi avvenimenti, per quanto raccontati in chiave fantastica, avevano generato in una bambina lo sorpresero molto. Inizia così a parlare di se, dei suoi sentimenti, dei suoi dolori, del suo lavoro, delle sue sconfitte e soprattutto delle sue personali considerazioni politico-sociali sugli eventi in cui si era imbattuto nel corso della sua vita.