È una fredda sera di dicembre, una di quelle che sono t anto gelide da togliere il fiato. Il naso si congela, le guance si arrossano e le mani diventano due ghiaccioli nonostante i guanti di lana prontamente indossati. O lt r e t u t t o n o n s i a m o i n u n a d e ll e n o s t r e c it t à e neanche in campagna, ci troviamo a nord, mol to a nord, così a nord che abbiamo raggiunto il Circolo Polare Artico. È un posto sperduto, coperto da ghiacci p e r e n n i d o v e a n c h e g li a n i m a li h a n n o d if fi c o lt à a s o p r a v v i v e r e d a t a l a r i g i d it à d e ll e t e m p e r a t u r e, figuratevi gli uomini. E p p u r e, p r o p r i o q u i, s o r g e u n a r i d e n t e c it t a d i n a famosa nel mondo perché l’uomo dalla lunga barba bianca vestito di rosso l’ha scelta come sua residenza a b it u a l e. D i c h i s t o p a r l a n d o ? M a c e r t o, d i B a b b o Natale.