Settembre 1943, Armistizio.
Michele, ricoverato presso un ospedale militare in Albania, sceglie di fuggire e tornare a casa. Qui ritrova la madre, la giovane sorella Adele, il nonno e zio Berto.
Subito, però, deve affrontare una penosa situazione: suo fratellino Marco, undici anni, è scomparso da alcuni giorni. Tra incubi e atroci ricordi Michele si ritrova a sostenere il peso di questo cupo rientro dal fronte. Sullo sfondo, onnipresenti, pullulano i ragni zingari, immaginarie creature che si dice escano dagli specchi per recare oscuri presagi, visibili solo ai margini del campo visivo.
E mentre in paese si organizzano i primi gruppi per la Resistenza, il vecchio parroco rivela a Michele i particolari di un duplice delitto compiuto tanti anni prima da suo zio Berto. Il confronto fra i due farà emergere allora tutta la follia, tutte le segrete morbosità e paure che gravano sulla famiglia...
Intanto, i primi contingenti tedeschi arrivano per spazzare via ciò che resta dell’estate